Vorrei dire agli italiani all’estero, che dicono di vergognarsi di essere italiani, che affermare questo non gratifica. Cosa ha fatto di male il nostro Paese da suscitare vergogna? Chi ci fa vergognare sono quelli ai quali abbiamo affidato il nostro Paese, quelli che paghiamo milioni di euro per farlo crocifiggere. Dovremmo vergognarci noi di essere incapaci a difenderlo da questa cosca che da venti anni lo sta divorando. Vergognarci della nostra incapacità a reagire, a sperare sia il fato a sostituirsi a noi, incapaci di prendere iniziative contro chi li sostiene, come quella parte della popolazione, pronta a vendersi per pochi soldi. Esseri meschini che arrivano a vendersi l’anima, il pudore, la dignità, la libertà, la decenza per pochi euro, gente che non possiamo più considerare persone ma merce di scambio. Queste cosche approfittano dell’ignoranza di questa branca della popolazione, che non capisce che quell’oscena elemosina, ne compera il consenso che li schiaccerà. Dovremmo vergognarci di questa massa di ignoranti che arriva ad applaudire chi li disprezza e li calpesta. Vergognarci per non essere stati capaci di informarli permettendo che venissero manipolati dai tam tam di una informazione asservita. L’Italia siamo noi e disprezzandola disprezziamo noi stessi. L’Italia è la nostra casa, spettava a noi non permettere che venisse dissacrata, sporcata, violata. Spetta a noi lavorare per arricchirla e migliorarla. Questa casa appartiene a noi e siamo noi responsabili di quel che succede all’interno. E’ la casa dove siamo nati, dove vivono i nostri ricordi, dove abbiamo pianto e riso, dove abbiamo amato e sofferto, sognato e sperato, dove siamo cresciuti per diventare ciò che ora siamo. La nostra casa è qualcosa di sacro che va difesa da ogni e qualsiasi pericolo. Non è giusto abbandonarla nelle mani di chi vuole demolirla ma impegniamoci a restaurarla, non voltiamogli le spalle. Non andiamocene via, non andiamo ad arricchire col nostro sapere un altro Paese, piuttosto che rimanere e lottare per il nostro. Abbandonandolo ci rendiamo anche noi responsabili della sua fine. Sono quelli che restano a fare la storia, quelli che fuggono la fermano!
3 aprile 2011 di mariapiacaporuscio
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Hello Mariapia,
ai meschini manca un’aggettivo : l’arroganza.
restiamo e ribelliamoci. mandiamo a casa questa gentaglia che ci governa, manipolo di faccendieri che usano la cosa pubblica per fini personali. basta!
ne parlo nel mio blog
Charles altro che arroganti non basta il vocabolario per descrivere quel che sono.
Ciao
Angelo sono riuscita come “anonimo” a commentare il tuo bel post. Ciao
ho letto maria. a presto!