LA FORZA DELLA RAGIONE
Fino a quando i popoli non riusciranno a conquistarsi quell’emancipazione umana e liberarsi dalla soggezione mentale verso i cosiddetti “potenti”, non si potrà sperare in una società di persone libere e uguali. Cancellare dalle nostre menti dogmi e padroni è un esercizio che dovremmo fare al più presto e impegnarci nella cultura etico-politico-sociale per realizzare una società veramente democratica, dove diritti e libertà non siano soggetti a transizioni. Imparare a pensare, giudicare, scegliere vuol dire anche diventare padroni della propria vita. L’autodeterminazione è un valore non negoziabile, il solo che può darci la dignità nonché il diritto di vivere una vita serena e dignitosa. Questo diritto in una società è garantito dalla Costituzione e forse è proprio questa la ragione per cui la si vuole stravolgere. Un popolo consapevole dei propri diritti e deciso a farli rispettare fa paura al potere, per questo non ci si deve stancare di gridarlo all’infinito, affinché la parte debole della società ne sia a conoscenza. Una popolazione consapevole rappresenta un pericolo per i potenti, più ancora della dinamite. Ogni uomo deve sentirsi responsabile del proprio progetto di vita, deve prendere coscienza di essere lui proprietario della propria vita e non deve mai e in alcun modo, sottometterla agli altri. Il potere ha da sempre avuto la meglio sulle popolazioni in virtù degli inganni e degli abusi con cui è sempre riuscito a sottometterle. Da sempre questi potenti si sono arrogati il diritto di vita e di morte degli esseri umani e questo è dimostrato in quelle luride guerre, spesso combattute per saziare l’oscena sete di potere di questi individui, che stroncavano la vita a milioni di ragazzi, senza che nessuno si fosse assunta la responsabilità di condannare queste barbarie. Chi ci guadagnava da queste morti se non i fabbricanti di armi, le banche mondiali o i politici fuori di testa? Perché i popoli hanno sempre subito questi assassinii come dinanzi a un fato e non alla feroce volontà di criminali? Perché dopo tanti secoli di civiltà non abbiamo ancora imparato a scegliere le migliori menti a cui affidare la nazione e le nostre vite? A queste politiche favorevoli a pochi, va contrapposto il diritto di tutti i cittadini. Questo sistema politico ed economico si è rivelato una catastrofe per miliardi di esseri umani. Un sistema degenerato al punto da affamare l’intera umanità, per strafogare poche migliaia di capitalisti. Necessita un ritorno alla logica naturale che ci vuole tutti uguali fin dalla nascita ed è solo la prepotenza, la violenza e l’immoralità di alcuni a dividere gli uomini in sfruttati e sfruttatori. Questo sistema va fermato, necessita abbattere l’opportunismo, la pavidità, la rassegnazione che producono servilismo, corruzione e assuefazione all’infelicità, cose contrarie alla natura e alla dignità umana. Siamo consapevoli che la cultura fa paura a chi vuole una umanità pecorona e in ginocchio e la ostacolano in ogni modo, manipolando l’intelletto con un bombardamento mediatico, dove giornalisti trasformati in servi del potere, senza rendersi conto di contribuire alla decadenza politica e morale del proprio paese e solo per soddisfare le loro bocche fameliche. I fautori di questo sistema aborrano un mondo di individui pensanti, per questo dobbiamo sollevarci da terra e usare le ali della ragione per conoscere e agire e diventare maghi della conoscenza, spazzando via la passività, la rassegnazione, l’accettazione al pensiero unico che ci fa sentire piccoli e impotenti, incoraggiando in questo modo proprio chi ci vuole così. Necessita uscire dalla sudditanza mentale, economica, politica e sociale, uscire da questa bugiarda convinzione di inferiorità per costruire una società giusta, perché non può esistere libertà senza giustizia, non può esistere una società di eguali in dignità, dove nessuno sia escluso dal diritto di avere diritti. Dobbiamo pretendere una istruzione per tutti, rimuovere il sistema capitalistico che glorifica poche persone e ne svantaggia miliardi, togliere i privilegi alle caste, deporre i governanti immorali e imparare a sceglierne tra i migliori che la società ci mette a disposizione e non permettere mai più quest’orgia dei potenti che divorano i beni pubblici in favore dei privati, che toglie ai poveri per dare ai ricchi, che si arroga il potere di uomini su altri uomini, sfruttandone la sola cosa che possiedono: la forza lavoro per arricchirsi. Teniamo presente di essere nati liberi e non dobbiamo più permettere a nessuno di toglierci quella libertà, che spetta per diritto ad ogni nato in questo pianeta. Combattere gli abusi, la violenza e l’oscena immoralità dei cosiddetti potenti, deve diventare non solo l’obiettivo, ma un sacrosanto dovere di tutti gli esseri umani!
15 febbraio 2014 di mariapiacaporuscio
CONTRO-POST
La tanto decantata democrazia borghese è solo una presa in giro, in realtà tutto si muove per soddisfare gli interessi dei padroni e dei loro servili politicanti. Il sistema economico e sociale nel quale siamo costretti a vivere si basa sullo sfruttamento e la divisione in classi. Da un lato c’è chi vive di sfruttamento – banchieri, industriali e padroni di ogni genere – e dall’altro chi vive da sfruttato, la classe proletaria: lavoratori in nero, precari, operai, semplici impiegati, pensionati.
Sono ancora in molti, purtroppo, che continuano a vivere nel mito della democrazia borghese e della Costituzione, ma rendiamoci conto che oggi come ieri è proprio questo tipo di regime che vara leggi antioperaie, che ci rende precari e che produce leggi razziste e reazionarie sugli immigrati.
Le condizioni dei lavoratori in Italia non differiscono molto da quelle che vivono i lavoratori negli Stati Uniti, Francia, Cina, Venezuela o in qualsiasi altra parte del mondo: sono sempre condizioni da sfruttati, continuamente peggiorate sotto i colpi della crisi. La crisi economica è un fenomeno mondiale e non viene fuori per caso, non è una maledizione. Questa crisi è il modo di essere del capitalismo oggi, è l’inevitabile approdo di un sistema economico giunto ormai alla frutta: precarietà, sfruttamento, disastri ambientali: questo sistema non è in grado di offrirci altro!
La crisi rende solo più evidente quello che è in realtà la democrazia borghese: la dittatura della classe padronale. Lo Stato e le altre istituzioni non sono – come vogliono farci credere – al di sopra delle parti: sono degli strumenti politici, burocratici e repressivi, creati apposta per mantenere in piedi questo sistema di sfruttamento. Ogni legge viene fatta per rispondere alle esigenze dei padroni e, quando serve, giù con le manganellate e la repressione.
(continua sotto)
(continuo)
Nonostante in questi anni a noi proletari è stato sottratto di tutto, nonostante stiamo diventando sempre più poveri, la risposta della nostra classe è ancora estremamente debole. E questa debolezza, oggi, non è dovuta tanto alle manganellate ma ad altri strumenti di controllo e repressione, tra i quali svettano i sindacati. Da un lato hanno firmato, o firmano ancora, accordi e contratti sempre peggiorativi, dall’altro fanno sfogare la nostra rabbia attraverso manifestazioni carnevalesche o scioperi inutili, perché proclamati mesi prima, limitati per categoria e di poche ore, scioperi che non danneggiano nessun padrone. La lotta non va delegata né ai sindacati di regime né a quelli che si autoproclamano alternativi, la difesa dei nostri interessi passa attraverso il protagonismo diretto di noi lavoratori: diamo vita, sui posti di lavoro, a comitati di lotta e di sciopero, che siano le assemblee dei lavoratori a decidere modalità e obiettivi delle mobilitazioni.
Non dobbiamo illuderci né tantomeno rassegnarci: bisogna lottare non solo per difendere i nostri interessi immediati ma contro la società capitalistica nel suo complesso. A noi serve una società diversa nella quale i mezzi di produzione e distribuzione siano socializzati e non gestiti in modo privato (o nazionalizzato…) da un pugno di borghesi, una società dove la produzione risponda al reale soddisfacimento dei bisogni. Questo è il genere di comunismo a cui aspiriamo, che non ha nulla a che fare con quanto realizzato in URSS, Cina, Cuba ecc. ecc.
Un processo di trasformazione rivoluzionario che deve estendersi su scala internazionale. Per arrivare questa trasformazione bisognerà necessariamente passare attraverso il rovesciamento dello Stato capitalista e la presa del potere politico da parte del proletariato.
http://www.leftcom.org/it/articles/2013-05-24/contro-la-dittatura-della-borghesia
Vento ti ringrazio per questo illuminane articolo, è proprio questo il Comunismo che vorrei, è questo che dovremmo riuscire a realizzare, perché non è possibile che questi vampiri continuino a nutrirsi del sangue dei lavoratori, ma quando saremo in grado di realizzarlo? Quando riusciremo ad unirci e combattere tutti insieme contro questo criminale sistema di sfruttamento? Quando capiremo che si deve contare solo sulle nostre forze perché gli sfruttatori non saranno mai disposti a mollare l’osso? Troppi parassiti vivono sulle spalle di chi butta il sangue dieci ore al giorno per mantenerli. Tu mi dici che le rivoluzioni non servono perché nulla cambia, ma pacificamente o con la forza della ragione non ci riusciremo mai, è troppo comodo godersi la vita senza faticare e del resto chi non possiede nulla è costretto per sopravvivere a lasciarsi schiavizzare. Certo smettere tutti insieme di lavorare sarebbe il solo modo di sconfiggerli, ma come hanno impostato la società diventa impossibile farlo. Anche tornare tutti a coltivare i campi per sfamarci è impossibile. visto che le campagne sono state distrutte dai loro osceni ipermercati. Forse solo una catastrofe a livelli biblici riporterebbe l’umanità a più miti consigli.
Ora che ti sei disobbligata, sempre affabile e indaffarata Signora (anche lì dove non ve ne era alcun bisogno), posso finalmente rispondere alle tue perplessità culturali, perciò politiche.
Il Borgomastro di Hamelin
È GIUSTO AVERE DEI DUBBI, MA OCCORRE ANCHE RISOLVERLI…
… per una neofita come te che non conosce come funziona questo sistema! E non sei la sola.
Nota: rispondo qui, e solo adesso, ai tuoi due ultimi commenti, lì dove mi sembrano più salienti.
Maria Pia, seppur molto in parte conosci già la mia storia. Sono anni e anni che studio per capire come funziona il Capitalismo, non lo conosco alla perfezione (e chi potrebbe includere in sé tutta la conoscenza che occorrerebbe avere di questo sistema e soprattutto ricordarsela), ma grazie a Marx (il precursore) e ad altri, dopo tutti questi anni, per grandi linee, ci sono riuscito! Subisco sulla mia pelle che cos’è lo sfruttamento e poi – datosi che ci furono, sin dai primordi del mio studio, effetti che non riuscivo a spiegarmi – il capitalismo me lo sono studiato in un continuo riscontro con la realtà e non come fai tu reagendo soltanto con l’istinto e/o le tue emozioni, salvaguardata, in un certo senso, dai suoi effetti notevoli!
Faresti bene a deciderti, se vuoi capirci qualcosa, ad amare la conoscenza, altrimenti continuerai, imperterrita ad… annaspare nel buio, ad ignorare il mondo in cui vivi, con i tuoi attacchi violenti… il tuo solito e vecchio Leitmotiv: “Una popolazione tra le più creative del pianeta, ridotta ad elemosinare e a qualsiasi umiliante condizione, uno straccio di lavoro per sfamarsi, mentre questi esseri mediocri, senza arte né parte si spartiscono miliardi!” Continui a scrivere “popolazione” (termine… neutro) eppure sei già venuta a sapere che solo il lavoratore è capitale variabile (merce), è spiegato nel tuo stesso post copiato dal Diciottobrumaio, ma di cui successivamente non hai tenuto in nessun conto nelle tue… sortite. È il tuo modo di essere di fronte a ciò che è da notare.
E in più, senza esserne cosciente, affidi alla natura il merito di ogni benessere. Tuoi sensi: “II lavoro non può essere una concessione ma un diritto e lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo non è una legge di natura, ma un abuso di potere”. Far lavorare gli altri per sé è un potere che viene dal possesso privato dei mezzi, non è un abuso. Tutto ciò che è in natura va trasformato e quindi il lavoro è una necessità! E ancora pensi che “La natura ci ha creati uguali, ci ha regalato tutto quel che ci serviva per vivere senza problemi e solo degli esseri dannati hanno messo in pratica un sistema infernale, con cui hanno diviso gli uomini in ricchi e poveri, derubando altri uomini di quel che gli spettava per diritto di nascita”. Come se fossimo stati scacciati, non tutti però, dal… Paradiso terrestre! La natura non è così benigna come tu credi e poi dimentichi l’uomo che è natura esso stesso e quest’uomo fino ad adesso è riuscito a produrre, di più avanzato, soltanto questo sistema oltre il quale non può spingersi a causa di certi benefici che solo una sparuta parte d’esso trae e si gode. È il prezzo che stiamo pagando da sempre per diventare civili e più avanzati. Io più ti leggo e più mi accorgo che sei un’inconsapevole giusnaturalista. (una volta mi scrivesti che hai una vasta biblioteca in casa, avrai pure una enciclopedia, allora consultala e cerca il significato del seicentesco giusnaturalismo di U. Grozio) E se continuiamo così la natura la distruggeremo… compreso l’uomo!
Scrivi: “il capitale non è un essere vivente e senza i “proprietari” non esisterebbe”. Ma il Capitale è un essere “vivente”, da quando esiste la proprietà privata e questa, nella fattispecie, esiste nella testa (e nel cuore) dei proprietari dei mezzi di produzione che, via via, si è andata evolvendo nel corso della storia (non hai mai imparato quello che ti passai diverso tempo fa: “la libertà è la legge oggettiva della necessità compresa, con tutto quello che ne consegue”). Ma se non tieni conto tu stessa di quello che leggi, ma che non studi… non lo assimilerai mai. In questo modo non perdi solo il tuo tempo? Riflettici allora e non ripetermi per l’ennesima volta che ho ragione per poi ritornare al tuo solito tran tran, alla… tua routine!
Fa che sia vero quello che scrivi: “Arrendersi però comporta l’accettazione alla morte civile cui il sistema mira e dunque si rende necessaria la lotta, tenendo sempre presente una massima che la saggezza popolare ci tramanda: Volere è potere!” Ma lo è anche per te?
Il Borgomastro di Hamelin
Borgomastro mi chiedi di non ripeterti ancora una volta che hai ragione, ma come posso non farlo se sono più che convinta delle tue ragioni? Lo so che non ho tenuto fede alle tante promesse di studiare, per capire questo feroce sistema che ci rende infelici, che ci divide, che ci rende schiavi di altri uomini che con la forza dei soldi possono comperarsi la felicità, fregandosene di quanta infelicità costa a tutti gli altri, questo loro imperare. Non l’ho fatto quando avevo tempo per farlo e ora non so quanto tempo mi resta se volessi farlo. Non posso spiegarti le ragioni che molto probabilmente me lo impediranno, perché sono problemi che devono rimanere miei e che non posso (per discrezione) rendere pubblici. E’ verissima la saggezza popolare che ci dice: “chi ha tempo non aspetti tempo”!
Ti ringrazio di tutto mio carissimo amico
Una inspiegata e inspiegabile rinuncia cui aggiungo uno stupito… “Prego”!
Il Borgomastro di Hamelin
Mi dispiace Borgomastro ma questa volta sei tu a non aver capito quel che volevo dirti tra le righe!
Maria Pia
Pure?!… allora leggiti questo:
DAI TUOI SCRITTI TUE CONTRADDITTORIE… “PERLE”…
… ed io non riesco a capacitarmi!
(Dal post “La forza della ragione”) “I fautori di questo sistema aborrano un mondo di individui pensanti, per questo dobbiamo sollevarci da terra e usare le ali della ragione per conoscere e agire e diventare maghi della conoscenza, spazzando via la passività, la rassegnazione, l’accettazione al pensiero unico che ci fa sentire piccoli e impotenti, giustificando in questo modo proprio chi ci vuole così”.
(… e in questo stesso post, qualche tempo dopo, tue due risposte… “due meravigliose perle”!)
La prima: “Lo so che non ho tenuto fede alle tante promesse di studiare, per capire questo feroce sistema che ci rende infelici, che ci divide, che ci rende schiavi di altri uomini… etc. etc.”
La seconda: “Non l’ho fatto quando avevo tempo per farlo (n.d.a. ‘studiare’) e ora non so quanto tempo mi resta se volessi farlo. Non posso spiegarti le ragioni che molto probabilmente me lo impediranno, perché sono problemi che devono rimanere miei e che non posso (per discrezione) rendere pubblici. E’ verissima la saggezza popolare che ci dice: “chi ha tempo non aspetti tempo”!
C’è bisogno di aggiungere altro? Io credo proprio di sì! Scuse sempre scuse: cos’è non esistono più fra noi l’e-mail?
Una volta una tua… “compagna di banco” (che anche lei dovrebbe esser tale, ma ora probabilmente preferisce… defilarsi) ha avuto l’arroganza di giudicarmi e ti rivolse queste complici ed esatte parole: (su 3 febbraio 2014 a 19:58 | Rispondi gabriella):
“Cara Maria Pia, c’è qualcuno che ti vuole vedere prima di tutto non appartenente ad una famiglia borghese e poi con una pistola in mano dentro Montecitorio. Sai, della serie armiamoci e partite”.
Di fronte alla tua dichiarata rinuncia a lottare pensi ora che sia io quel patetico individuo oppure sei tu ad esserlo e ad affermare… “armiamoci e partite” – come espresse la tua tanto cara, ma intanto scomparsa amica Gabriella?
E ti aggiungo, questa sì, una vera chicca o perla di ironica critica che ti ha rivolto bruno pirozzi, napoli nei sottocommenti il 16.02.14 alle16:52 (in risposta ad un tuo commento apparso nel blog di Grillo il 16.02.14 14:28): “HAI RAGIONE! SERVONO AZIONI RIVOLUZIONARIE DOBBIAMO ANDARE TUTTI A SANREMO CON BEPPE!” (il maiuscolo è suo!)
Non ci vuole molto a capire che sono elementi come voi, a fiancheggiare e a spalleggiare il sistema, perché fanno soltanto finta di combatterlo mentre, a tutti gli effetti, ne sono dei fedeli sostenitori esattamente come nel famoso romanzo di Tomasi di Lampedusa “Il gattopardo”. Tanto per darvi un’… idea!
Il Borgomastro di Hamelin
Scusami, eri stato tu ad annullare l’e-mail tra noi, ma visto che possiamo ancora utilizzare questo mezzo, lo farò al più presto.
Che ballista che sei! Non fai che raccontare fandonie.
Ma se di tua iniziativa mi hai chiesto, tramite e-mail, se potevi postare tutto il testo del link di Diciottobrumaio… intitolandolo: “Dedicato ai lavoratori”? E poi hai la faccia tosta di scrivermi: “Scusami, eri stato tu ad annullare l’e-mail tra noi”?
« Qualche stralcio di quella e-mail, ma occorrente a rafforzare la tua… memoria:
Inviato: Domenica 9 Febbraio 2014 10:02
Oggetto: Posso postarlo io a tuo nome?
Alcune parti del testo: …sono veramente dispiaciuta che trovi difficoltà a postare sul mio blog, credimi io non ci capisco nulla sul suo funzionamento e non saprei cosa fare affinché non succeda più. Ho letto il link che spiega in modo esemplare il sistema capitalistico volevo metterlo io sul blog ma prima voglio sentire il tuo parere, … »
Sei ridicola e immatura… ma fammi sapere, ce l’hai con me? Nel tuo inconscio finisco forse per rappresentarti tuo padre?
Il Borgomastro di Hamelin
Oh Dio quanto pontifichi! Se l’ho fatto è perché tu mi avevi scritto e mi sono sentita autorizzata a risponderti, dovevo comunicarti che avrei potuto postarlo io ma non potevo farlo senza il tuo consenso, con te ci devo andare con i piedi di piombo visto che non tralasci una virgola per strapazzarmi.
AVRESTI DOVUTO FAR FRONTE ALLE TUE PALESI RESPONSABILITÀ…
… invece di far finta di niente per continuare a proteggere i tuoi errori!
Ho pensato di risponderti in molti modi diversi, ma poi ho deciso di usare soltanto questo, messo da te di fronte alla realtà. Tanto uno diverso da questo lo stesso non sarebbe servito allo scopo.
Tu sei avvezza adulare, da quando ci conoscemmo (per la tua emancipazione politica), chi sin dall’inizio hai riconosciuto migliore di te, ma quando questi, a lungo andare, oltre alla tua ignoranza del mondo in cui vivi, coglie anche la tua resistenza a conoscere e a comprendere per ridurre quell’ignoranza, allora iniziano a sorgere i veri problemi: diventi bugiarda e sleale, t’inventi un sacco di scuse pur di non cedere a quello che poi, in definitiva, tu stesso chiedesti. Ma non ti rendi conto, fra l’altro, che questo tuo bislacco comportamento induce l’altro a non comprendere, a pensare che tu possa, in definitiva, prenderlo in giro e costui insiste fino a quando decide di abbandonarti al tuo destino. Come ha fatto già qualcun’altro con te. Poi ci sono altri che non demordono come, per esempio, me. Ma devo pur prenderne atto anch’io, che devo abbandonarti al tuo destino come hanno fatto altri prima di me! Tanto, anche se tu riuscissi a diventare comunista, non è che da sola riusciresti a cambiare il mondo!
Morale da tutta questa esperienza: tu pensi che basta chiedere per avere e, inoltre, non conosci che cos’è il sacrificio! Non conosci che cos’è la fatica che occorre per poter sopravvivere e soprattutto capire! E come corollario a tutto questo c’è poi il tuo essere, che non è umile e semplice come tu credi di essere, ma abbastanza arrogante e spigoloso, ma quello che ti contraddistingue è la slealtà!
Oh, so già che mi risponderai che non è affatto vero, che tu non sei così e altre fandonie di questo genere, ma questa è la realtà stando: alla mia età, esperienza e alle mie molteplici capacità. Vuoi essere una persona qualunque, e sia, ma di questi tempi occorrono, veramente individui speciali!
Avresti potuto imparare i primi rudimenti del materialismo dialettico, ma tu non ne hai voluto sapere e ti sei inventata un sacco di scuse pur di sfuggire alla tue responsabilità di essere umano!
Domenico
P.S. Subito dopo aver postato questa definitiva risposta nel tuo blog, toglierò il disturbo cancellandoti dai miei “Preferiti” internettiani (come feci già tempo fa con te in Facebook). Se si vuole realizzare veramente qualcosa quest’altro mass-media o mezzo di… comunicazione serve esattamente al suo contrario: gli uomini si devono guardare negli occhi e devono essere in carne e ossa e non, invisibili, posti soltanto davanti ad una tastiera, presi dall’illusione di poter cambiare questo schifo di mondo!
Volevo scriverti per metterti al corrente di quel che… ma dopo quanto mi hai detto ci ho ripensato, tanto… a che servirebbe?
Hai ragione tu, sono una stupida, non dovevo affezionarmi così ad una persona che non ho mai visto, ma non fa niente, è solo una delusione in più.
IL SINDACO A 5 STELLE CHIAMA LA POLIZIA CONTRO I LAVORATORI
Il sindaco grillino di Pomezia Fabio Fucci ha chiamato la polizia contro i lavoratori e le lavoratrici addetti/e alle pulizie scolastiche.
I lavoratori e le lavoratrici delle pulizie sono in lotta in tutta Italia, a difesa del proprio lavoro, contro una gara nazionale di appalto che taglia i loro posti di lavoro e/o stipendi. In questo quadro un gruppo di lavoratrici della scuola Trilussa di Pomezia ( Roma) si sono ribellate. Il loro salario di 700 euro verrebbe ridotto a 200 euro, il loro orario da 6 ore ad una e mezza. Insopportabile. Contro questa provocazione, le lavoratrici hanno occupato la scuola.
Ma il sindaco sceriffo a 5 Stelle ha immediatamente invocato il ripristino dell’”ordine” rivolgendosi alla forza pubblica. La polizia è intervenuta con brutalità sfondando il cancello della scuola, caricando le lavoratrici, sbattendo la testa di una di esse contro il muro, e costringendola al ricovero in ospedale . Il sindaco ha lodato l’intervento della polizia perchè “è importante che non si creino situazioni di disagio per le famiglie degli studenti”. In più ha annunciato che procederà alla denuncia contro le lavoratrici manganellate, invitandole a “cercarsi un avvocato”.
Il sindacato Filcams CGIL di Pomezia ha definito “sconcertante” il comportamento del sindaco, chiamandolo “sceriffo improvvisato”.
In realtà non si tratta di un improvvisazione. E’ la stessa logica con cui il sindaco grillino di Ragusa si contrappone alla lotta dei disoccupati, e il sindaco grillino di Parma ( il famigerato Pizzarotti) taglia i salari dei dipendenti comunali rifiutandosi persino di incontrare la loro RSU.
E’ la logica di un progetto generale non solo estraneo ai lavoratori, ma contrapposto ai lavoratori e ai loro diritti. E’ l’anticipazione in miniatura della Repubblica reazionaria di Grillo e Casaleggio.
E’ il grillismo reale , molto diverso da quello immaginario.
Mio Dio Vento io non ne sapevo nulla!
Purtroppo in questo periodo non uso molto il computer per ragioni mie, molto serie. Ma sei sicuro Vento? Io sono letteralmente senza parole e stento a crederci, ma se per davvero stanno accadendo queste cose e né Grillo né Casaleggio e i grillini tacciono una simile infamia, io sarò la prima a condannarli allo stesso modo in cui condanno il fascismo e il nazismo.
Vento io non ci voglio credere, non posso credere che chi lotta contro le ingiustizie, sia pronto a commetterne di peggiori, sarebbe per davvero la fine del mondo. Questa notizia mi sconvolge perché pur ammettendo di non condividere pienamente l’agire del M5S, che pur conoscendone i limiti, credevo ciecamente nella loro onestà morale.
Io sto attraversando un momento personale terribile, ma questa notizia mi ferisce e aggrava la mia povera persona.
Spero che le notizie di cui mi parli siano infondate e abbiano ingannato anche te, amico mio caro.
Un abbraccio da chi, come te, non si rassegna ad essere costretto a vivere in un mondo gestito da infami.
Mariapì (con l’accento sulla i), sei proprio uno spasso.
Non vuoi credere a questa notizia, perchè romperrebbe le tue illusioni politiche. Inoltre, non ti accorgi che ammetti che il mov.5 stelle è verticista, nel senso che uno non conta un casso, visto che come tu stessa affermi: “Io sono letteralmente senza parole e stento a crederci, ma se per davvero stanno accadendo queste cose e né Grillo né Casaleggio e i grillini tacciono una simile infamia, io sarò la prima a condannarli allo stesso modo in cui condanno il fascismo e il nazismo”.
Quindi, ci vuole la condanna di Grillo e Casaleggio, sono loro che…comandano, che decidono le sorti del movimento.
Bene Maria Pia, ti faccio i miei migliori auguri per i tuoi seri problemi, e mi accomiato anch’io definitivamente da te.
Ad Maiora
POST SCRIPTUM
Siamo di fronte ad una crisi generale delle strutture di controllo sociale: partiti, sindacati, scuola, ecc., sono un involucro che non corrisponde più al contenuto. Il paese laboratorio dove si cerca di recuperare la situazione è l’Italia: mentre altrove i parlamenti si bruciano, il Movimento 5 Stelle ha ricondotto la rabbia all’interno delle istituzioni. Dopo la seconda guerra mondiale, di fronte al binomio mortifero DC-PCI, Guglielmo Giannini fondò il Fronte dell’Uomo Qualunque; oggi, a sei anni dall’inizio della crisi, ci sono state solo timide reazioni: invece di esprimere per lo meno leader politici intelligenti, gli indignados italiani si accontentano di personaggi come Grillo e Casaleggio, nemmeno lontanamente all’altezza del populista campano. Un movimento che ha preso il 25% delle preferenze elettorali potrebbe muoversi diversamente e, con un minimo di acume, quanto imparato dall’utilizzo delle reti e dei social media potrebbe tornare utile, magari per lanciare, vista la situazione, campagne sulla riduzione dell’orario di lavoro e il salario ai disoccupati. Ma i grillini, tristemente, preferiscono accusare i politici di essere poco rispettosi della Costituzione e proclamarsi difensori della sacralità del Parlamento.
(da N+1)
Ma che hai capito!!!!
Io intendevo dire che se Grillo e Casaleggio non condannano il comportamento fascista di questi signori cacciandoli dal Movimento, io condanno loro due perché non vorrò avere più niente a che spartire con un movimento del genere, punto!
Il tuo post scriptum è arrivato dopo la mia risposta.
Certo su questo sono d’accordo con te. Questo movimento avrebbe potuto per davvero fare qualcosa di veramente utile ai lavoratori, invece oltre ad averne congelato i voti in attesa di chissà quale miracolo, ha contribuito purtroppo, al riesumare un cadavere e far precipitare il paese ancora più in basso. Rappresenta un terzo della popolazione, potrebbe per davvero ribaltare la situazione invece si è messo su un binario morto e oltretutto continua a sbagliare invece di correre ai ripari, unendosi a quella parte onesta della società, per fare fronte comune contro questa demenziale classe dirigente. Un paese ricco di cervelli messo KO da quattro rubagalline che avrebbero potuto essere spazzati via in breve tempo e che invece ci toccherà mantenere a vita, grazie a chi doveva aprire il Parlamento come una scatola di tonno e invece si è fatto inscatolare proprio come i poveri tonni! Siamo per davvero dinanzi alla disgregazione di quella società che dovevamo migliorare e piuttosto che ripararne i guasti restiamo in disparte a guardarne gli effetti.
Ti ringrazio per gli auguri che accetto volentieri sperando portino un po’ di sole anche per me.
E tu, se ti soffermassi a leggere meglio e attentamente, ho scritto: “Quindi, ci vuole la condanna di Grillo e Casaleggio, sono loro che…comandano, che decidono le sorti del movimento”.
Ma non era il movimento in cui uno conta uno? Ah, tutti contano uno, mentre Grillo e Casaleggio contano per tutti. Sono i padroni del movimento cioè.
Stammi bene Mariapì, appena superati i tuo “seri” problemi, torna pure casseggiare di politica su internet.
Scusa, avevo capito che avrei condannato quel sindaco solo dopo che anche Grillo e Casaleggio lo avrebbero fatto.
Mi auguro anche io di tornare a “stare bene” caro Vento.
Ciao
Grazie , avevo bisogno di condividere i miei identici pensieri con le tue parole
Sono un po’ demoralizzata oggi con l’insediamento di questo non governo italiano e le imposizioni bolsceviche del movimento a cui avevo aderito
Sono io a ringraziarti carissima Rosa Anna, è bellissimo anche il tuo nome.
Ciao
La ricchezza effimera generata dalla relatività dell’essere consumatore sta per finire nel caos
Paure consapevoli trascinano ad un clima di isterismo collettivo, seguo con attenzione il blog del movimento 5 stelle e vedo una cattiveria crudele espressa che se invadesse le piazze diverrebbe un disastro inarrestabile
Chi attizza gli animi a combattere i danni generati dalle oligarchie dovrebbe responsabilmente darsi un contegno più attento a condurre quel processo in lotta GANDHIANA
Sono perplessa
In questi giorni sembra avviata una inquisizione che la dichiarazione dei diritti universali dell’uomo del 1948
rende risibile
Ho apprezzato i suoi scritti. Sono un autodidatta che lotta con la malattia da 8 anni Le faccio tanti auguri
Rosa Anna sono felice di conoscerla, lei è una persona dolce e intelligente, non ci vuole molto a capirlo e mi addolora sapere che lotta da otto anni con una malattia, mi auguro che riesca a vincerla al più presto. Frequento il blog di Grillo da qualche anno e ho notato anche io una certa aggressività che nuoce molto al movimento, ma ogni volta che ho tentato un richiamo sono stata isolata. Mi dispiace che stiano vanificando le aspettative di tante persone che avevano contato su questo movimento, per ribaltare questa mediocre e disonesta classe dirigente, peccato perché sono tante le persone preparate.
Grazie per l’apprezzamento
Cara Maria Pia, non devi dire “isolata” dovresti dire il termine esatto che è CENSURATA lo stesso trattamento riservato ad alcuni di “noi”.
Ciao, Roberto
Roberto mi pareva brutto pronunciare questa parola perché mi fa sentire umiliata.
Ciao carissimo, buona domenica
come rileggere gli stessi pensieri, accomunano molte persone di buona volont, la speranza che accada