L’ERA DEI PREDATORI
Questo periodo verrà ricordato nella storia dell’umanità come l’era dei predatori dove questo pianeta dominato dal capitalismo finanziario è a rischio esplosione. L’aumento delle disuguaglianze dovuto alla concentrazione della ricchezza in poche mani, che impoverisce miliardi di esseri umani è arrivato ad un punto di rottura e non può più essere tollerato. A questo punto si impone un ribaltamento, in mancanza del quale persino l’esistenza stessa di questo pianeta avrà risvolti imprevedibili. E’ vitale dunque per la vita degli esseri umani un cambiamento radicale di questo sfrenato sistema di capitalismo finanziario globalizzato, dando vita ad un nuovo modello basato sulla giustizia sociale, non più sul profitto per mezzo di bassi salari, ma su una equa ripartizione delle risorse. Necessita abbattere il pensiero unico, che decreta la non esistenza di alternativa alle esigenze del rendimento finanziario, in quanto dimostra essere uno strumento del rapporto di forza adottato, allo scopo di sottomettere governi e popolazioni in un sistema, che si può con ragione definire post-democrazia, il cui effetto è che la società è stata portata sulla soglia della disgregazione e le popolazioni spinte alla disperazione. Con questo sistema le risorse naturali non sono più “beni comuni” ma una sorta di proprietà privata. Le risorse fondamentali per la sopravvivenza come cibo e acqua, sono diventate merce rara, la salute un lusso e il diritto al lavoro una utopia. Tutte le conquiste puramente sociali, acquisite in anni di lotte, vengono cancellate per piegare la classe lavoratrice e riportarla indietro di secoli. A beneficiare di questa macelleria sociale sono naturalmente le multinazionali, i mercati, le banche mondiali. E mentre nel XIX secolo le lotte di classe e le politiche sociali, avevano assicurato alla classe operaia un livello di vita che presupponeva una certa limitazione delle disuguaglianze, attualmente e in nome della “competitività” è avvenuto l’esatto contrario, cancellando ogni e qualsiasi diritto, comprimendo i redditi da lavoro e rendere precaria l’intera classe lavoratrice, raschiando purtroppo il fondo del potere d’acquisto dei lavoratori contando, verosimilmente, sulla loro possibilità di indebitarsi minandone le condizioni vitali. Quindi il trionfo di queste “politiche” hanno generato un peggioramento delle disparità fra esseri umani e spaccato in due il pianeta, dove un invisibile muro separa ricchi e poveri, con un drenaggio unilaterale delle ricchezze di questo mondo. La stupidità di chi difende questo sistema (Politologi, economisti, organi d’informazione) negando alternative, contribuisce a creare un mondo feroce dove la giustizia sociale muore.
Necessita una seria riflessione e una condanna dello Stato-predatore per un ritorno allo Stato-sociale. E’ necessaria la riattivazione di una coscienza collettiva perché è nello Stato che si poggiano i cittadini (spettatori impotenti di questa degradazione economica, morale e sociale). Questa crisi democratica risiede nel fatto che gli Stati non hanno più la volontà di difendere le popolazioni, non posseggono più alcuna predisposizione nella ricerca di forme e contenuti nell’interesse dei cittadini. Ma saranno obbligati ad una inversione di rotta perché dinanzi al reale pericolo che questa dittatura dei mercati finanziari ha posto in essere, dal continuo saccheggio del loro futuro, da condizioni di vita sempre più precarie, dal disprezzo per gli stessi lavoratori, potrebbe generare una insurrezione. Necessita che i governanti rinsaviscano e tornino ad occuparsi della gente, non del potere finanziario. E’ fondamentale ridurre le disuguaglianze, serve una politica democratica non più oligarchica e tecnocratica e un ritorno alla partecipazione dei popoli nelle scelte che li riguarda. Gli uomini hanno diritto ad un mondo diverso da quello deciso dai banchieri, dai tecnocrati e dai rentier della politica. Un mondo dove la politica ponga l’etica come obiettivo!
23 aprile 2014 di mariapiacaporuscio
http://informazionelibera5.blogspot.it/2014/04/marco-travaglio-perche-votare-movimento.html
Alcune cose che ho letto sono condivisibili, altre decisamente no! Dovresti cara MariaPia, passare a spiegare come fanno, banchieri, industriali, rentier della politica, ecc.,a soggiogare, tenere in pugno una stragrande maggioranza di persone (facendole vivere se non una condizione da schiavo, sicuramente da servi). Per spiegarmi meglio: dovresti spiegare attraverso quali “mezzi materiali”, una classe di schiavisti parassiti (banchieri, industriali, finanzieri, con i loro galoppini politici e mediatici al loro seguito) si crea, si forma il potere di soggiogare e sussumere il lavoro altrui, e quindi dettare le condizioni materiali e immateriali (spirituali; artistiche;) della stragrande maggioranza della popolazione (come piace chiamarla a te. Repetita Iuvant: pure Berlusconi fa parte della popolazione. Quindi dire popolazione, è mettere tutti sullo stesso piano/livello sociale. E’ sbagliato!).
Ti saluto
P.S: guarda che il tuo caro Travaglio, è fautore della…Democrazia Autoritaria.
Cioè, una forma di società, in cui i controllori “se” onesti integerrimi e irreprensibili sul piano etico e morale, fanno girare le ruote della società in maniera ottimale per tutti. E’ in sostanza un uomo di destra. Domanda: non è ben più radicale “liberare gli uomini dal bisogno di rubare, o liberarli dal bisogno di accaparrarsi con la violenza, con la frode, con il raggiro e l’inganno, ciò di cui essi hanno bisogno per realizzarsi come…uomini?”.
Caro Luigi ti metto questo link che spiega assai meglio di come potrei fare io cos’è quella che chiamiamo “democrazia”.
Purtroppo i mezzi di produzione, i macchinari appartengono al “padrone” che li mette a disposizione dei lavoratori, non certo per beneficienza o per un servizio sociale, ma per ricavarne utili. I macchinari servono a ridurre la mano d’opera, quindi a guadagnare di più, in quando il lavoro che prima facevano gli operai adesso lo fanno le macchine e di operai ce n’è sempre meno bisogno.
Una società seria non permetterebbe guadagni illimitati, assai più elevati che avere cento operai quando basta una macchina per rendere quanto quei cento operai, con la differenza che il denaro col quale prima doveva pagarci i lavoratori, ora finisce tutto nelle sue tasche. Oltretutto la tassazione per questi vampiri è rimasta invariata mentre chi butta il sangue viene stritolato da tasse che rasentano la rapina e privati di ogni diritto.
Come definire questo stato di cose se non schiavismo? Del resto a gestire lo Stato sono esseri mediocri e disonesti che si vengono come Giuda e mentre Giuda lasciava crocifiggere il suo maestro per 30 denari, costoro lasciano crocifiggere milioni di esseri umani per le medesime ragioni.
I grossi industriali proprio come vampiri si stanno ingoiando non solo i lavoratori ma anche le piccole e medie imprese che costringono alla chiusura.
Questo genere di Stato sarebbe da cancellare perché è la causa principale della sofferenza che i nativi di questo pianeta sono costretti a sopportare. Un uomo dovrebbe lavorare per far fronte esclusivamente alle proprie esigenze e migliorare l’ambiente in cui vive.
Ascolta Vento io non so se Travaglio sia fautore della democrazia autoritaria, a me pare una persona sana, onesta e intelligente e non ho avuto l’impressione che sia così. Certo che è più importante liberare gli uomini dal bisogno di rubare, ma non so fino a che punto si potrebbe riuscire, purtroppo non siamo tutti onesti e molti non si accontentano mai. Sarebbe necessario in questo senso un lavaggio del cervello affinché ci entri nella testa il rispetto della legalità e della giustizia.
Ciao