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Archive for 28 aprile 2015

LA SOPRAFFAZIONE DIVENTA MERITO
Nel vocabolario politico le parole vengono stravolte al punto che l’abuso di potere e la sopraffazione diventano merito, decisionismo, quindi diritto alla stima, alla riconoscenza di virtù (inesistenti) delle proprie capacità, impegno, qualità, valore. Quando erano i berluschini a far uso di questa allucinazione, inneggiando a qualsiasi abuso compiuto dal loro padrone, provavo un brivido insieme ad un’angosciosa tristezza, non riuscendo a concepire come fosse possibile arrivare a calpestare orgoglio, onestà e dignità per interesse venale. Oggi l’identica amarezza la provoca il partito democratico (in passato sostenuto anche da me). E’ deprimente vederlo mutare pelle e gettarlo così in basso, non solo dall’irresponsabilità dei nuovi arrivati, ma soprattutto dai vecchi rappresentanti di partito. E’ inaccettabile la sudditanza verso l’arroganza, la sopraffazione e la deriva democratica di questo nuovo imbonitore che non riuscendo a fermarlo, si lasciano trascinare in questa follia, che li porterà all’estinzione.
Dov’è finita la sinistra vera, quella che lottava per difendere i diritti della parte più debole della società? Dov’è finita la superiorità morale e civile che li distingueva? Ma come si fa Cristo, a permettere che vengano calpestati i diritti, le regole, le radici, le tradizioni del proprio paese e solo per fedeltà ad un partito non più riconoscibile? Una classe politica che serve se stessa, pronta ad inneggiare al buffone di turno per rimanere al potere, non è degna di rispetto. Tutti hanno dimenticato le ragioni del loro esistere, presi come sono dagli interessi personali e vivere in eterno sulle spalle della classe lavoratrice.
Qualcuno dovrebbe ricordare a questa gente che il loro compito non è servire se stessi o un padrone, ma gli italiani che li pagano. Dovrebbero imparare che il loro capo non è il padrone d’Italia, ma un mediocre dipendente che va fermato quando persegue interessi contro il paese che si vanta di governare. Questo signore viene stipendiato per cinque anni, dopodiché si torna alle urne, dove può tranquillamente essere rispedito a casa! Nessun politico viene eletto a vita, ma tutti vengono assunti a tempo determinato e che sono anch’essi dei precari.
Se però questo “signore” è convinto di essere divenuto il padrone d’Italia, necessita chiamare urgentemente la neuro. Oltretutto è stato “arbitrariamente” messo a capo del governo, non essendo stato votato da nessuno e se per davvero crede che il nostro paese sia diventata una sua proprietà privata, non ci sono speranze per una guarigione.
Dovrebbe essere compito dei media ridimensionare questa gente, se non fossero al soldo del governo ma liberi di fare informazione, invece nascondono gli abusi piuttosto che rivelarli al pubblico. Purtroppo indegni editori e vili giornalisti, si guardano bene dal contrariare chi li arricchisce e si schierano sempre in favore del governo di turno, tenendo all’oscuro la popolazione di quel che si ordisce alle loro spalle.
Purtroppo i cittadini schiacciati, impoveriti e abbandonati, non sono più in grado neppure di difendersi, per cui la malavita politica e la malavita comune trionfano.
Personaggi mediocri, ridicoli, incapaci e inaffidabili sono dunque liberi di depredare la popolazione, cancellare le regole e trascinare alla rovina una nazione, col benestare di una disonorevole classe dirigente.

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